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Da questa pagina puoi scaricare le presentazioni degli interventi del Convegno tecnico-scientifico di Scoprire l'Ingegneria e visualizzare i video dell'evento

"Protezione sismica degli edifici"
Ing. Francesco Tomaselli — FIP Industriale
"Protezione sismica degli edifici"
Ing. Francesco Tomaselli — FIP Industriale

La progettazione sismica tradizionale ha come obiettivo evitare il collasso dell'edificio e quindi la perdita di vite umane, ma prevede e accetta il verificarsi di danni ingenti, anche non riparabili.
La protezione sismica invece contempla l'impiego di dispositivi antisismici quali isolatori e dissipatori: attraverso meccanismi diversi si attenua l'effetto del sisma in modo da ridurre notevolmente, o addirittura annullare, i danni agli elementi strutturali e non, come per esempio le tamponature (danni che possono rendere inagibile un edificio costruito in modo tradizionale).
Contemporaneamente si mantiene funzionale l'edificio preservando dai danni ciò che è contenuto nello stesso.
In caso di terremoto non ci sono incognite: i dispositivi antisismici vengono testati secondo rigidi protocolli di normativa, quindi il loro comportamento è certo.
Non solo nel pubblico ma anche nel privato le applicazioni iniziano a essere molteplici, sia su edifici nuovi sia su edifici esistenti.

"Il bacino dell'Ombrone Pistoiese - Applicazione della direttiva 2007/60/CE per la mappatura delle aree a pericolosità e rischio di alluvioni e aggiornamento del Piano per l'Assetto Idrogeologico (PAI)"
Dott. Ing. Serena Franceschini — Autorità di Bacino del Fiume Arno
"Il bacino dell'Ombrone Pistoiese - Applicazione della direttiva 2007/60/CE per la mappatura delle aree a pericolosità e rischio di alluvioni e aggiornamento del Piano per l'Assetto Idrogeologico (PAI)"
Dott. Ing. Serena Franceschini — Autorità di Bacino del Fiume Arno

L'Autorità di Bacino del Fiume Arno, nell'ambito della direttiva 2007/60/CE, ha redatto le mappe della pericolosità e del rischio di alluvioni per il bacino dell'Ombrone Pistoiese, attraverso l'applicazione di modelli idrologico-idraulici ed elaborazioni in ambiente GIS.

"L'ingegnere nelle nuvole. App, web app e cloud"
Ing. Sauro Agostini — Interstudio - Architectural & Engineering Software
"L'ingegnere nelle nuvole. App, web app e cloud"
Ing. Sauro Agostini — Ingegnere civile edile, responsabile dello sviluppo software di Interstudio, software house di Pistoia, specializzata in prodotti per l'ingegneria e l'architettura.

La professione è mobile, "qual piuma al vento " e il vecchio PC langue in un angolo dell'ufficio. La professione è "Social ", perché richiede la collaborazione con altri professionisti, committenti e enti. Il vecchio modello di informatizzazione dell'ufficio sta invecchiando molto rapidamente ed emerge la necessità di condividere.
L'interfaccia utente basata sulla metafora della scrivania, con la suddivisione tra documenti, cartelle e applicazioni, sta cedendo il passo ad una interfaccia dove sono visibili solo le applicazioni. Il lavoro non è più legato ad un computer, o ad un luogo od anche ad una persona, tutto deve essere visibile, utilizzabile, condivisibile, ovunque e in ogni momento, in ufficio, sul cantiere, dal cliente, in viaggio e, purtroppo, anche in vacanza.
Come sta cambiando, in questo contesto, la professione dell'ingegnere? E come cambierà?

"ETR1000"
Ing. Marco Sacchi — Ansaldo Breda
"Il metodo TRIZ"
Ing. Gaetano Cascini
"Il metodo TRIZ"
Ing. Gaetano Cascini

Come poter condurre i processi d'innovazione tecnologica in modo efficiente e ragionato?
Come generare idee veramente efficaci in tempi brevi e con sistematicità?
TRIZ, acronimo russo di "Teoria per la Soluzione Inventiva dei Problemi" è un insieme di strumenti sviluppati per organizzare in modo scientifico e sistematico il processo creativo.
Tramite un approccio di innovazione sistematica basato su TRIZ è possibile:

  • gestire la multidisciplinarietà che caratterizza oggi i problemi tecnici;
  • riformulare i problemi complessi in problemi affrontabili con soluzioni tradizionali;
  • impostare i conflitti di progetto come contraddizioni mediante le quali trovare ispirazione da altri settori tecnologici;
  • rompere le inerzie mentali;
  • accelerare i processi innovativi e sfruttare al meglio le risorse a disposizione.
Obiettivi dell'intervento:
  • condividere una visione strategica per guidare i processo di innovazione;
  • acquisire i concetti fondamentali di TRIZ e la sua logica;
  • aprire una finestra sulle modalità con cui aziende all'avanguardia hanno adottato strumenti per l'innovazione sistematica.

"Il contributo dei sismologi alla riduzione del rischio sismico"
Dott. Carlo Meletti — INGV sede di Pisa
"Il contributo dei sismologi alla riduzione del rischio sismico"
Dott. Carlo Meletti — Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Responsabile centro Pericolosità Sismica INGV

Il contributo dei sismiologi si esplica in due fasi distinte: attività in prevenzione (periodi di "pace") e attività durante le emergenze sismiche.
Entrambi questi aspetti verranno presentati per mostrare come ogni terremoto fornisca una tale quantità di nuove osservazioni che consentono di migliorare le nostre conoscenze e i modelli predittivi.

"Laboratorio di Modellazione Dinamica e Meccatronica: dall'Ingegneria Ferroviaria alla Robotica Subacquea"
Ing. Alessandro Ridolfi — MDM Lab - Università di Firenze
"Laboratorio di Modellazione Dinamica e Meccatronica: dall'Ingegneria Ferroviaria alla Robotica Subacquea"
Ing. Alessandro Ridolfi — MDM Lab - Università di Firenze

La Scuola di Ingegneria dell'Università di Firenze ha giocato in passato e gioca tuttora un ruolo chiave nella ricerca e nella formazione nel settore ferroviario. Il Sistema di Controllo Marcia Treno, oggi installato praticamente su tutti i treni e tutte le linee della Rete Ferroviaria Italiana ha un cuore, ovvero il sistema di stima della posizione e della velocità del treno (algoritmo odometrico), made in UNIFI. Una pietra miliare nel consolidamento delle relazioni con il territorio è stata la creazione nel 2008 del Laboratorio di Modellazione Dinamica e Meccatronica - MDM Lab, grazie a locali messi a disposizione dalla Provincia di Pistoia presso l'Istituto "Fermi-Fedi" di Pistoia. MDM Lab Pistoia è stato il centro delle attività svolte sul territorio in collaborazione con grandi e piccole aziende: nell'ambito del progetto COINS, in collaborazione con ECM S.p.A. di Pistoia, la navigazione inerziale, per decenni utilizzata in ambito aeronautico e sottomarino, è diventata un elemento importante per la navigazione dei treni! Sebbene l'Ingegneria Ferroviaria e la Robotica siano campi molto lontani tra loro, in realtà dalla navigazione inerziale alla robotica sottomarina il passo è molto breve. I ricercatori fiorentini hanno saputo mettere a frutto le conoscenze e le competenze possedute ed acquisite per metterle al servizio della conoscenza e della tutela del patrimonio sommerso. E' così nato il progetto THESAURUS (TecnicHe per l'Esplorazione Sottomarina Archeologica mediante l'Utilizzo di Robot aUtonomi in Sciami), dedicato allo sviluppo di uno sciame di robot sottomarini capaci di comunicare acusticamente tra loro e cooperare ad una profondità operativa fino a 300m, con lo scopo di censire, mappare e documentare il patrimonio archeologico ed etno-antropologico subacqueo dell'arcipelago toscano. Il progetto THESAURUS ha avuto vari spin-off tra cui la formazione di una nutrita schiera di giovani con avanzate competenze nel settore della robotica marina e l'approvazione da parte della Commissione Europea del Progetto FP7 ARROWS (ARchaeological RObot systems for the World's Seas), coordinato da UNIFI e dedicato allo sviluppo di sistemi robotici a basso costo per l'indagine archeologica e la tutela del patrimonio sommerso. Infine, un importante successo è stato il terzo posto conseguito nel luglio 2013 dalla squadra dell'Università di Firenze con il veicolo autonomo FeelHippo nell'ambito della competizione studentesca internazionale SAUC-E 2013 (Student Autonomous Underwater Competition - Europe) organizzata dalla NATO a La Spezia.

"Ninux e le reti wireless comunitarie, ovvero come riappropriarsi delle nostre reti"
Ing. Leonardo Maccari — Ricercatore Post-Doc - Università di Trento
"Ninux e le reti wireless comunitarie, ovvero come riappropriarsi delle nostre reti"
Ing. Leonardo Maccari — Ingegnere Informatico, postdoc Marie Curie al DISI (Università di Trento)

Cosa è una rete wireless comunitaria? tecnicamente è una rete wireless distribuita fatta di access point montati sui tetti delle case che permette a chi vi partecipa di condividere servizi e banda. In realtà l'aspetto tecnologico è forse quello meno importante, la cosa più importante è la costruzione di una comunità di persone che vogliono riappropriarsi dei canali di comunicazione e costruire insieme un nuovo strumento su cui la comunità stessa ha il pieno controllo. La più grande rete wireless comunitaria italiana è la rete ninux.org che è costituita da circa 140 nodi sparsi in diverse città. Firenze è la città che più di recente ha iniziato questo percorso e proprio in questi giorni riusciremo a creare i primi link, mentre in altri paesi esistono reti fatte anche da migliaia di nodi. La presentazione introdurrà i principi di base, le motivazioni e alcune sfide tecnologiche che si devono superare per poter costruire una rete wireless comunitaria.

"Il rapporto tra verde e città"
Dott. Fabio Fondatori — Giorgio Tesi Group
"Il rapporto tra verde e città"
Dott. Fabio Fondatori — Giorgio Tesi Group

Pistoia può diventare il modello di una città media europea, una città ecosostenibile che non consuma più suolo per riconvertire ecologicamente il patrimonio pubblico e privato; che investe su un'economia verde, fondata sulle sue principali risorse e capacità produttive, dal treno, alle piante, al patrimonio agricolo-forestale della montagna. Estendere e connettere e qualificare le aree a verde può essere per Pistoia fonte di qualità della vita, di promozione turistica e commerciale.